In questi giorni a Sticciano Scalo doveva svolgersi la tradizionale sagra degli strozzapreti ma ha causa della nota emergenza sanitaria la Pro Loco Sticciano ha deciso di annullare la manifestazione.

La decisione è stata presa con rammarico per il senso di responsabilità che da sempre contraddistingue l’associazione. L’organizzazione di un evento come quello che ogni anno si svolge nel mese di luglio nella frazione del comune di Roccastrada richiede una preparazione ed un’organizzazione attenta e puntuale; l’attuale situazione non ci consente di garantire l’imprescindibile sicurezza sia per il pubblico che per il personale volontario ed è per questo motivo che, con rammarico, è stato deciso di annullare la manifestazione rimandando l’appuntamento al 2021.

Sagra vuol dire aggregazione, socialità e vicinanza tra le persone; in questo momento si raccomanda invece il necessario rispetto delle distanze interpersonali e particolari attenzioni per evitare assembramenti. E’ quindi evidente come tutte queste necessarie misure di sicurezza siano in contrasto con le caratteristiche di questi tipi di eventi.  

Nei giorni scorsi abbiamo assistito al dibattito sul fare o non fare sagre. Noi abbiamo deciso di fare un passo indietro anche per dare un sostegno indiretto ai ristoratori locali. Assistendo al dibattito che ne è scaturito crediamo però che non si possa generalizzare (come troppo spesso avviene): una sagra di pochi giorni organizzata in una piccola frazione di un comune che non ha spiccate potenzialità turistiche non può essere paragonata ad altre realtà. Non dimentichiamoci quindi che questi eventi per alcuni paesi sono una vera e propria promozione del territorio e delle sue realtà, anche imprenditoriali.

Vogliamo anche ricordare che non esiste solo la categoria dei ristoratori; nei nostri paesi ci sono anche piccoli commercianti ed artigiani che con molte difficoltà forniscono un servizio indispensabile alla comunità soprattutto per tutte quelle persone che hanno difficoltà a spostarsi. Per far capire l’impatto che la mancata organizzazione di eventi di questo tipo hanno sulle realtà locali possiamo far presente che a Sticciano nel 2020, senza sagra, non saranno spesi circa 30.000 euro in paese (oltre ad altre spese fatte fuori). 

La Pro Loco Sticciano infatti ogni anno spende questa cifra per l’acquisto di beni e servizi dai commercianti e artigiani del paese. Per un piccolo paese un evento di questo tipo quindi è una risorsa importante non solo perché crea un momento socialità.

Inoltre l’utile economico che si ottiene con l’organizzazione della sagra di Sticciano grazie al lavoro ed all’impegno di solo personale volontario della Pro Loco è destinato ad attività ricreative, sportive, culturali, sociali, umanitarie e assistenziali a favore della popolazione locale. Quest’anno il bilancio risentirà quindi di questa mancanza e molte iniziative non potranno essere quindi realizzate.

Per far capire l’importanza di queste risorse basta pensare alle iniziative alle quali la Pro Loco Sticciano ha partecipato insieme alle altre associazioni del paese per far fronte all’emergenza COVID.

Per la realizzazione di alcuni progetti (realizzazione e consegna di 2000 mascherine alla popolazione dei paesi di Sticciano, Sticciano Scalo della campagna circostante, la spesa a domicilio per le persone anziane e ammalate, la spesa solidale per le famiglie in difficoltà ed un contributo per l’acquisto di un respiratore polmonare) la Pro loco ha impiegato oltre 3.000 euro e queste risorse sono derivate solo dai proventi della sagra che, è bene ricordarlo, è l’unica fonte di finanziamento dell’associazione.

La Pro Loco Sticciano che ha convocato l’assemblea dei soci per lunedì 20 luglio alle ore 21.30, si augura che tutta questa brutta storia abbia presto il suo epilogo e che si possa riprendere a programmare ed organizzare eventi, iniziative e continuare a lavorare per il bene dei nostri paesi.

  

Sticciano Scalo lì 13.07.2020.        

Il Presidente Pro Loco Sticciano

Paolo Bischèri